Dall'iniziodella seconda Intifadanel settembre 2000,circa 6.700bambini palestinesisono stati arrestatidalle autorità israeliane,e detenutinelle lorocarceri.Circa700 bambinipalestinesisonoprocessatiintribunali militaridi Israeleogni anno.L'età mediaè di 15 anni.La durata mediadella detenzioneè147 giorni.
Since the second Intifadain September2000,about 6,700Palestinian childrenwere arrested byIsraeli authorities,and heldinlorocarceri.Some 700Palestinian childrenare triedin courtsmilitaridiIsrael everyyear.The average ageis 15 years.The average lengthofdetention is147 days.
CIAO COMANDANTE VIK......OGNUNO DI QUESTI BAMBINI CRESCERA' CON UNA TUA CAREZZA NEL CUORE....E CON LA RESISTENZA NELLA MENTE, PERCHE' ALDILA' DI QUALSIASI LONGITUDINE, DI QUALSIASI LATITUDINE E DI QUALSIASI BANDIERA LORO SONO DEI CUCCIOLI DI UOMO E MERITEREBBERO SOLO AMORE E SERENITA' SPECIALMENTE DA QUEI PAESI CHE SI AUTODEFINISCONO "CIVILI", "PROGREDITI" , "DEMOCRATICI".......DI QUEI PAESI CHE DIMOSTRANO DI ESSERE TANTO SENSIBILI AI PROBLEMI DELL'INFAANZIA ISTITUENDO SERVIZI SOCIALI E ISTITUTI DI ACCOGLIENZA PER PROTEGGERE BAMBINI SFORTUNATI NATI IN PEZZI DI TERRA FORTUNATI.....E AI BAMBINI SFORTUNATI NATI IN PEZZI DI TERRE SFORTUNATI.....CHI CI PENSA? AI BAMBINI CHE VIVONO NEL TERRORE E NEL LUTTO, FRA BOMBE SGANCIATE DA PAESI "CIVILI" E MACERIE E POVERTA' PROVOCATI DA GUERRE DI POTERE .....AI BAMBINI TRISTI E DELUSI CHI CI PENSA? gUARDIAMOLI NEGLI OCCHI QUESTI BAMBINI.....COME SAPEVI FARE TU VIK, E PROVIAMO A GIOCARE CON LORO PERMETTENDO ALLA LORO FANTASIA DI VOLARE LIBERA IN CIELI SERENI E NON FRA BOMBE E MACERIE, PROVIAMO A SENTIRE SULLE NOSTRE COSCIENZE IL PESO DI QUESTA INGIUSTIZIA E ABBRAACCIAMOLI CON TUTTO L'AMORE CHE MERITANO...GIORNO PER GIORNO, ANCHE SOLO CON UN PENSIERO, ANCHE PARLANDO DI LORO ....AFFINCHE' IL MONDO SAPPIA CIO' CHE I PAESI "CIVILI" STANNO COMBINANDO IN NOME DEL POTERE ECONOMICO. PENSO SPESSO CHE ODIARE NON FA MENO MALE CHE ESSERE ODIATI. VIVERE CON L'ODIO NEL CUORE E COME VIVERE A META' E QUESTO TU, VITTORIO UTOPIA ARRIGONI, LO HAI INSEGNATO AI PALESTINESI, MA ANCHE AGLI ISRAELIANI, AGLI AMICI, MA ANCHE AI NEMICI, LO HAI INSEGNATO AL MONDO INTERO! CIAO VIK! PER FAVORE RIMANI PER SEMPRE NELL'ANIMA!.....PERCHE' INSIEME A TE NOI RESTEREMO UMANI1 (Silvana Parlagreco)
CHILDREN OF GAZA -I BAMBINI DI GAZA
MOCCIOSI DA RECORD
Vittorio Arrigoni, attivista pacifista per i diritti umani praticante a Gaza, ci racconta cosa significa essere bambini in territorio di conflitto, un conflitto troppo spesso dimenticato.
Per gentile concessione dell’autore, replichiamo il suo articolo pubblicato su Peace Reporter e Guerrilla Radio.
Credetemi, i bambini di Gaza sono mocciosi da record.
Sono sopravvissuti a Piombo Fuso e sopravvivono ogni giorno alla guerra in tempo di tregua.
Coperti di sangue hanno strisciato sotto le rovine di palazzi bombardati e si sono presi cura per giorni dei fratelli più piccoli, dei corpi agonizzanti dei genitori seppelliti sotto le macerie delle loro culle. Come eroi disneyani sono sgusciati fuori dal ventre della morte ancora inzaccherati dal liquido amniotico per scoprire il peso dell’ereditare la condizione di esule palestinese.
Più della metà della popolazione di questa misera Striscia di terra è composta da bambini, e sebbene nessuno di questi minori abbia mai votato per Hamas sono loro le vittime designate delle operazioni militari israeliane e più in generale dell’assedio imposto a Gaza.
Bambini che resistono. Contro le malattie: secondo un recente rapporto delPalestinian Medical Relief Society il 52 percento dei bambini di Gaza sono anemici, e soffrono di gravi carenze nutrizionali per la scarsità nella loro alimentazione di elementi quali il fosforo, il calcio e lo zinco. Anche il dato sulle malattie respiratorie è preoccupante.
Bimbi che resistono alle psicosi, a quelle lacerazioni della memoria che li riporta dinnanzi a corpi smembrati ed edifici in fiamme, a quei traumi indelebili che li rendono ansiosi e depressi, insonni e incontinenti.
Vivono in spazi sovraffollati privi di aree ricreative e hanno visto nelle strade dove giocano la carne ardere viva e decomporsi. Missili, devastazioni e morte sono evocati nei disegni quando si mette dinnanzi a loro un foglio bianco.
Se il diritto al gioco qui è un lusso, quello allo studio è prevenuto: Israele quest’anno oltre ai giocattoli ha impedito l’entrata all’interno della Striscia anche dei libri di testo per le scuole elementari.
A differenza dei loro coetanei israeliani che sono liberi di praticare sport all’aria aperta o di svagarsi con la playstation i bambini di Gaza sono resi schiavi di un padrone che si chiama fame, e li vedo ogni giorno spingere aratri nei campi, frugare nei cassonetti della monnezza in cerca di materiali di recupero. Nel caldo insopportabile di questa canicolare estate sono sopra carretti trainati da muli stracarichi di mattoni e pietre recuperati dagli edifici bombardati, o li trovi agli incroci delle strade a vendere cianfrusaglia con sguardi da vecchi stanchi di sognare verdi cortili, campi di calcio e gelati.
Non stanno giocando a nascondino quando spariscono sottoterra i nei tunnell di Rafah: col rischio di rimanere seppelliti vivi sono la manodopera economicamente e fisicamente più adatta per trafficare le merci che altrimenti non arriverebbero mai sugli scaffali dei negozi di Gaza.
Cosi qualche tempo fa si era espressa Jasmine Whitbread, Direttore Generale di Save the Children: “I bambini a Gaza hanno fame a causa dei notevoli impedimenti all’ingresso di cibo nell’area, e stanno morendo perché non possono lasciare Gaza per avere quelle cure mediche di cui hanno urgente bisogno. Centinaia di migliaia di bambini stanno crescendo senza avere un’istruzione decente perché gli edifici scolastici sono gravemente danneggiati e a causa delle restrizioni nel passaggio e rifornimento di materiali edili, non possono essere ristrutturati. Sono i bambini che stanno pagando il prezzo più caro dell’assedio“.
Oltre a questi record non ricordarti, i bambini della Striscia di Gaza in sette giorni hanno infranto due primati celebrati nel Guinness.
Giovedì 22 luglio nell’area dell’aeroporto fantasma di Rafah, distrutto dall’aeronautica militare israeliana nel 2001, nell’ambito della fine dei campi estivi organizzati dall’Unrwa (agenzia Onu per i profughi palestinesi) più di 7.200 bambini hanno fatto rimbalzare simultaneamente per 5 minuti altrettanti palloni da basket mentre ieri è stato stabilito il record di quanti più aquiloni svolazzanti nello stesso istante.
Sulla spiaggia di Beit Laya, dinnanzi al confine nord con Israele, il cielo si è tappezzato di migliaia di esagoni colorati, in una sorta di celebrazione animata di quella libertà agognata anche dai più piccoli. Oltre 7mila bambini hanno fatto volare i loro aquiloni, raddoppiando il record che era stato registrato sempre a Gaza lo scorso anno.
Così si è espresso al termine dell’evento John Ging, a capo dellaUnrwa: ”E’ un successo incredibile riuscire a infrangere due record mondiali in una sola settima. Una dimostrazione di cosa possono fare i bambini di Gaza se gli è data loro una opportunità. I bambini della Striscia sono come tutti gli altri bambini del mondo, desiderano vivere una vita normale lontano dalle avversità che sono costretti ad affrontare giorno dopo giorno”, ha concluso Ging, “Questa giornata di festa è l’espressione della richiesta di libertà per questi bambini.”
A differenza dei palloni da basket utilizzati a Rafah, gli aquiloni che hanno sventolato ieri sopra Beit Laya non sono di produzione industriale ma confezionati dalle stesse mani di quei bambini che li hanno issati al cielo.
Alcuni presentavano fantasie sgargianti, numerosi orgogliosamente i colori della bandiera palestinese.
Un urlo visibile di resistenza dinnanzi alla torrette di sorveglianza israeliane distanti a poche centinaia di metri.
Poco dopo la registrazione del nuovo Guinness dei Primati, una nave da guerra di Tsahal (l’esercito israeliano) è apparsa all’orizzonte e si avvicinata alla costa di Beit Laya, come a ricordare che l’ora di ricreazione era finita.
Restiamo Umani
Vittorio Arrigoni da Gaza city.
Oggi: 6 Dicembre,2011 (da INFOPAL)
Nel rapporto redatto dall'ufficio di Hamas si specifica quanto segue: "18 sono stati arrestati ad al-Khalil (Hebron), 12 ad al-Quds (Gerusalemme), 17 a Nablus, 11 a Jenin e 9 a Betlemme, 3 a Ramallah e Ariha (Gerico), 2 a Tubas.
Tra i giornalisti, anche Ola Hussain ar-Rajoub, 23enne di Hebron.
Dieci i minorenni palestinesi tra i 9 e i 17 anni arrestati da Israele la settimana scorsa, ma si vedrà che il dato sugli arresti ai danni dei minori va ben oltre.
Nella seconda metà di novembre, infatti, Israele ha arrestato 23 ragazzini palestinesi. I bambini palestinesi costituiscono il 48.2% della società dei Territori occupati, e sono 2milioni coloro che hanno meno di 18 anni d'età.
Il Dipartimento per l'informazione sull'Infanzia del ministero dell'Informazione di Ramallah ha fornito i dati sugli arresti di minori nelle ultime due settimane di novembre.
"Continuano pratiche e arresti illegali da parte israeliana, nonostante i numerosi richiami a rispettare i diritti umani e dell'infanzia.
"I bambini palestinesi vengono sequestrati dai soldati israeliani nel corso di operazioni di assalti e raid contro le loro case, nel corso della notte sono costretti alla rigidità delle temperature esterne, vengono picchiati e poi allontanati dalle rispettive famiglie con l'arresto".
Decisioni giudiziare nel periodo di riferimento. Nel periodo di riferimento, la corte militare di Salem ha condannato a 5 ergastoli il 19enne palestinese Amjad Awad, accusato di aver preso parte all'assassinio della famiglia di coloni israeliani Fogel, nell'insediamento di Itamar.
Dieci i detenuti la cui detenzione amministrativa è stata estesa. Tra di essi, anche 3 deputati, un ex ministro e un docente palestinese.
In dettaglio: è stata prorogata di altri sei mesi, la detenzione amministrativa dei due deputati Na'if ar-Rujoub (Hebron) e 'Abdelrahman az-Zeidan (Jenin), dell'ex ministo per gli Affari dei Prigionieri, Wasfi al-Qibha, e dell'ex deputato di Fatah, Hussam Khader. E' stata estesa di altri 5 mesi, la detenzione del docente palestinese Ghassan Douqan (Nablus).
Anche la detenzione del deputato Ahmed 'Atoun (minacciato di espulsione da Gerusalemme) è stata estesa insieme a quella di Bushra at-Tawil, figlia di Jamal, leader di Hamas e sindaco di al-Birah.
Ieri sera sono stati arrestati a Nablus i tre 15enni Anas, Habib e Anas 'Oweis.
Nei dati, si include poi l'episodio ai danni di Ahmed Khamis 'Akila, 26enne del campo profughi di ash-Shati', nella Striscia di Gaza.
A metà settimana, Ahmed avrebbe dovuto recarsi in un ospedale a Gerusalemme per curarsi. I soldati israeliani lo hanno fermato presso il valico di Beit Hanoun e lo hanno arrestato conducendolo nella prigione di 'Ashqelon.