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domenica 17 maggio 2015

LA STORIA DI SAMER E SHIREEN ISSAWI


Vi ricordate la storia di Samer Issawi? Samer Tariq Issawi (nato 16 dicembre 1979, in Issawiyeh, a nord est di Gerusalemme) è un prigioniero palestinese in Israele. Il 15 aprile del 2002, è stato arrestato Samer dall'esercito israeliano a Ramallah come parte dell'Operazione Scudo Difensivo durante la Seconda Intifada, con la formula del carcere preventivo, senza prove di accusa e senza processo. Samer , dal carcere , chiese al governo britannico di costringere Israele ad abbandonare la sua pratica della detenzione amministrativa con l'accusa non formale di fare parte del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e di avere distribuito armi alla resistenza palestinese. Egli intraprese uno sciopero della fame che durò 210 giorni in segno di protesta contro la sua prigionia - sostenendo che la Gran Bretagna dovrebbe assumersi la responsabilità per il suo ruolo nella genesi del conflitto israelo-palestinese e la successiva sofferenza dei palestinesi. Issawi scrive "...il governo britannico dovrebbe imporre sanzioni su Israele, fino alla fine dell'occupazione, riconoscere i diritti dei palestinesi e liberare tutti i prigionieri politici palestinesi". "Israele non avrebbe osato proseguire la sua oppressione ai palestinesi, senza il sostegno dei governi occidentali" . Questa l'accusa di Samer Issawi. Quasi 10 anni dopo, nel mese di ottobre 2011, Samer fu rilasciato insieme a 1.027 prigionieri palestinesi a seguito di un accordo mediato dall'Egitto , tra Hamas e il governo israeliano come scambio per il ritorno di Gilad Shalit (soldato isaraeliano in ostaggio di Hamas). Samer Issawi e altri prigionieri palestinesi, nel corso degli anni , sono stati ri-arrestati da Israele e così anche Samer Issawi E 'stato arrestato la scorsa estate (mentre Israele bombardava la Striscia di Gaza, provocando morte e distruzione fra i civili del luogo), insieme ad una massa di attivisti politici palestinesi a Gerusalemme Est e nei territori occupati. Samer Issawi è stato da poco condannato ingiustamente a 30 anni di reclusione. La campagna per la sua liberazione era stata guidata da sua sorella Shireen Issawi (avvocato). Poco dopo la liberazione di Samer, la sorella e tutti gli avvocati della difesa sono stati arrestati. PERTANTO CHIEDIAMO CHE SAMER ISSAWI VENGA LIBERATO SUBITO E CHE I MEDIA SI FACCIANO CARICO DELLA DIVULGAZIONE DELLA SUA STORIA. RIPORTO QUI DI SEGUITO UNA LETTERA-DENUNCIA SCRITTA DA SAMER DURANTE IL SUO PRECEDENTE ARRESTO: Discorso di Samer Issawi, sul punto di morte. Israeliani: Sono Samer Issawi in sciopero della fame da otto mesi consecutivi, attualmente ricoverato in uno dei vostri ospedali chiamato Kaplan. La mia situazione è monitorata 24 ore su 24 grazie ad un dispositivo medico che è stato inserito sul mio corpo.I miei battiti cardiaci sono rallentati e il mio cuore può cessare di battere da un momento all’altro. Tutti – medici, funzionari e ufficiali dell’intelligence – attendono la mia resa e la mia morte. Ho scelto di rivolgermi a voi intellettuali, scrittori, avvocati, giornalisti, associazioni e attivisti della società civile per invitarvi a farmi a visita, in modo tale che possiate vedere ciò che resta di me, uno scheletro legato ad un letto d’ospedale, circondato da tre carcerieri esausti che, a volte, consumano le loro vivande succulente, in mia presenza. I carcerieri osservano la mia sofferenza, la mia perdita di peso e il mio graduale annullamento. Spesso guardano i loro orologi e si chiedono a sorpresa: come fa questo corpo così martoriato a resistere dopo tutto questo tempo? Israeliani: Faccio finta di trovarmi innanzi ad un intellettuale o di parlare con lui davanti ad uno specchio. Vorrei che mi fissasse negli occhi e osservasse il mio stato comatoso, vorrei rimuovere la polvere da sparo dalla sua penna e il suono delle pallottole dalla sua mente,in modo tale che egli sia in grado di scorgere i miei lineamenti scolpiti in profondità nei suoi occhi. Io vedo lui e lui vede me; io lo vedo nervoso per le incertezze future, e lui vede me, un fantasma che rimane con lui e non lo lascia. Potete ricevere istruzioni per scrivere una storia romantica su di me, e lo potreste fare facilmente. Dopo avermi spogliato della mia umanità, potrete descrivere una creatura che non possiede null’altro che una gabbia toracica, che respira e soffoca per la fame, perdendo di tanto in tanto coscienza. Ma, dopo il vostro freddo silenzio, il racconto che parla di me, non sarà null’altro che una storia letteraria o mediatica da aggiungere al vostro curriculum, e quando i vostri studenti diventeranno adulti crederanno che i Palestinesi si lasciano morire di fame davanti alla spada dell’israeliano Gilad e voi potrete rallegrarvi per questo rituale funebre e per la vostra superiorità culturale e morale. Israeliani: Io sono Samer Issawi il giovane “Araboush” come mi definisce il vostro gergo militare, l’Uomo di Gerusalemme che avete arrestato senza accusa, colpevole solo di essersi spostato dal centro di Gerusalemme verso la sua periferia. Io sono stato processato due volte senza alcuna accusa perchè nel vostro Paese sono le leggi militari a governare e i servizi segreti a decidere mentre tutti gli altri componenti della società israeliana devono limitarsi a trincerarsi e nascondersi dietro quel forte che continua ad essere chiamato purezza di identità – per sfuggire all’esplosione delle mie ossa sospette. Non ho udito neanche uno di voi intervenire per tentare di porre fine allo squarciante gemito di morte. E’ come se ognuno di voi – il giudice, lo scrittore, l’intellettuale, il giornalista, l’accademico, il mercante e il poeta – si fosse trasformato in un affossatore e indossasse una divisa militare. E stento a credere che una società intera sia diventata spettatrice della mia morte e della mia vita e protettrice dei coloni che hanno distrutto i miei sogni insieme agli alberi della mia Terra. Israeliani: Morirò soddisfatto e avendo soddisfatto gli altri. Non accetto di essere portato fuori dalla mia patria. Non accetto i vostri tribunali e le vostre leggi arbitrarie. Dite di aver calpestato e distrutto la mia Terra in nome di una libertà che vi è stata promessa dal vostro Dio, ma non riuscirete a calpestare la mia nobile anima disobbediente. La mia anima si è risanata, si è liberata e ha celebrato il tempo che le avete tolto. Forse capite che la consapevolezza della libertà è più forte di quella della morte… Non date ascolto a quei luoghi comuni, ormai obsoleti perché lo sconfitto non rimarrà sconfitto in eterno così come il vincitore non resterà un vincitore in eterno. La storia non si misura solo attraverso battaglie, massacri e prigioni ma anche e soprattutto dal sentirsi in pace con gli Altri e con se stessi. Israeliani: Ascoltate la mia voce, la voce dei nostri tempi, nonché la vostra voce! Liberate voi stessi dell’eccesso avido di potere! Non rimanete prigionieri dei campi militari e delle sbarre di ferro che hanno serrato le vostre menti! Io non sono in attesa di essere liberato da un carceriere ma sto aspettando che voi vi liberiate della mia memoria. Traduzione Invictapalestina & Rossella Tisci FOTO:

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