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domenica 12 ottobre 2014
NON C'È PACE FRA GLI ULIVI DELLA PALESTINA
Samantha Comizzoli, attivista italiana che vive a Nablus, ci racconta:
È quasi impossibile racchiudere in unico report, mesi di storia della Palestina, perché ogni giorno qui ci sono pagine di storia/e da scrivere, purtroppo. Voglio, però, con questo mio porre a conoscenza dei fatti tutti coloro che credono che qui ora vi sia la “pace” perché israele ha smesso di bombardare Gaza.
In primis: la Palestina in origine va dall'Egitto alla Siria, ma per riportarla all'occupazione militare sionista/nazista israeliana diciamo che va dal mare (cioè dove c'è Gaza) al confine con la Giordania (cioè territori del '48 e West Bank). Questo per chiarire di quale “zona del mondo” stiamo parlando.
In West Bank c'è stata un escalation di violenza israeliana dall'aprile 2014, quando i prigionieri politici Palestinesi in detenzione amministrativa hanno intrapreso lo sciopero della fame. Stiamo parlando di circa 5000 persone, molti dei quali imprigionati senza reato e senza processo e detenuti, appunto, in detenzione amministrativa da anni. 62 giorni ad acqua e sale, alcuni di loro ricoverati in gravissime condizioni. Poteva essere la più potente denuncia agli occhi del mondo di che cos'è il nazismo e con le prove davanti agli occhi, 5000 prove (300 dei quali, bambini).
Ma, ecco, la svolta: vengono rapiti 3 coloni israeliani ad Al Kahlil. E da qui.......tutto esplode più del solito. I prigionieri politici passano in ultimo piano d'attenzione e interrompono lo sciopero, ma ciò che più conta è che israele inizia una campagna massiccia in tutta la West Bank. Raid notturni in ogni angolo, devastando case, rubando i soldi che venivano trovati nelle case e soprattutto..rapendo persone. In un mese vengono rapiti 2000 Palestinesi. Siamo a luglio 2014, vengono ritrovati i 3 coloni morti vicino al luogo dove erano stati rapiti. Ed ecco la seconda esplosione: israele inizia a bombardare Gaza. La West Bank in quei 50 giorni risponde con manifestazioni di sostegno ai Gazawi. Che cosa è successo in quelle manifestazioni? Altri Palestinesi rapiti, altri uccisi, altri feriti in modo grave o ridotti sulle sedie a rotelle.
E mi ricordo di quella sera quando dichiararono “vittoria” da Gaza..... Ovviamente eravamo tutti contenti che si fermavano i bombardamenti sui Palestinesi, ma qui....non era cambiata un virgola. Anzi....
1) I prigionieri politici Palestinesi che dovevano uscire dalla prigione in quel periodo sono stati “trattenuti” e la loro detenzione “rinnovata” perché stavano bombardando Gaza e la Resistenza rispondeva, quindi per “motivi di sicurezza” nessuno usciva.
2) Israele è intento a fermare più di prima la Resistenza, quindi c'è chi viene rapito perché è di Hamas, c'è chi viene rapito perchè è del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e c'è chi viene rapito perchè è della Jihad Islamica. Così, senza accusa, solo perchè “sei”.
3) L'80% dei Palestinesi rapiti con la scusa dei coloni o comunque in quel periodo, sono tutti detenuti ai quali viene rinnovata la detenzione amministrativa.
4) È avanzata pesantemente la presa di Gerusalemme, la Moschea di Al Aqsa è oramai il più dei giorni chiusa per i musulmani ed aperta per i coloni israeliani.
Oggi .. Ad Al Aqsa cancello moschea .. soldati sionisti assaltano donne palestinesi mentre cercavano di entrare nella moschea di Al Aqsa.
5) E' iniziata la consueta stagione delle olive e i coloni stanno, tutti i giorni, attaccando i contadini per impedirgli di raccogliere le olive.
6) Ogni notte venivano a rapire i Palestinesi, ora, vengono anche in pieno giorno.
7) Nei soli mesi di agosto/settembre (cioè durante quella che vi hanno venduto come “tregua”) sono stati rubati da israele terreni per costruire gli insediamenti illegali a: Gerusalemme, Betlemme, Nablus, Al Kahlil
Attualmente ci sono 7000 prigionieri politici Palestinesi in mano ai nazisti israeliani, dei quali 351 bambini. Ogni giorno il bollettino è con una media di circa 15 rapiti, case devastate al loro interno, scuole assaltate e studenti anch'essi terrorizzati dagli spari e poi rapiti. 1500 prigionieri soffrono di malattie gravi, ma non ricevono cure. Nella prigione di Ofer, Ramallah, il mese scorso hanno installato un dispositivo “disturbatore” che causa il cancro. Quasi tutte le visite dei famigliari sono annullate ed anche i colloqui con gli avvocati. Alcuni prigionieri sono in cella d'isolamento da anni.
Nel solo mese scorso, in West Bank e Gaza, ci sono stati 15 martiri (i 10 di Gaza erano feriti dai bombardamenti). Ad agosto il numero non era più basso. Ero presente ad alcuni di queste uccisioni. Sono stati ammazzati a sangue freddo, da cecchini, 4 di loro non avevano nemmeno 18 anni. Uno di loro, a Qalandja, gli spararono negli occhi, arrivò l'ambulanza per soccorrerlo...israele sparò sui paramedici, sull'ambulanza e su chi guidava l'ambulanza. Quell'uomo guidò l'ambulanza comunque, ferito, fino all'ospedale. Mohammed morì lungo il percorso. La maggior parte degli spari sono all'altezza del bacino, così quei feriti non potranno figliare...
(Il bambino del campo profughi Aida di Betlemme, al quale israele ha sparato nel cranio oggi. Si chiama Tamer Mahmoud Abu Salem (13 anni).)
Nelle prigioni israeliane ci sono, in questo momento, torture di ogni tipo che vengono inflitte anche a quei 351 bambini (il numero dei bambini rapiti sale quasi ogni giorno).
Tutto questo (e credetemi faccio fatica a dire notizie dettagliate perché potrei citarne un paio solo di oggi, ma farei un torto alle altre 7/8 vittime della stessa giornata) sta avvenendo mentre in occidente si crede che la Palestina abbia vinto e sia “tornata” la tranquillità. Non c'è mai stata una “tregua”, perchè l'occupazione nazista israeliana non è mai stata interrotta. Quindi, questa notte..... Nablus, Ramallah, Gerusalemme, Al Kahlil o forse Betlemme e Jenin verranno attaccate, altre PERSONE verranno rapite, altre PERSONE verranno uccise e domani mattina, come ogni giorno, sarò costretta a darne notizia. Anzi, ad “urlare” notizia, così come stanno urlando i Palestinesi.
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Non ho ancora tutti i nomi dei rapiti della scorsa notte, ma vi prego di divulgare intanto questi: Mohammed Zia ul-Fayez Badra 13 anni di Betunja (portato nella prigione di Ofer che è lì difronte); Dean Massoud Merhi, prso al checkpoint di Howara, Nablus; Salim Abu Saud, Nablus; Hussam Tammam Khalid (29) anni di Tulkarem, preso al checkpoint del quale avevo già dato notizia ieri sera.
(Samantha Comizzoli)
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