La morte di Ziad Abu Ain – Ministro dell’Autorità Palestinese, in seguito a uno scontro con i militari israeliani, durante una protesta pacifica a Ramallah , in Cisgiordania, è l’ultimo gravissimo atto del governo che ha portato Israele al rango di stato terrorista –
E se qualcuno conservasse ancora qualche dubbio, i suoi bombardamenti in Siria di qualche giorno fa a favore dell’ISIS ne sono la riprova.
Israele oggi è l'entità più razzista e sanguinaria al mondo, molto peggio del Sudafrica razzista contro cui Nelson Mandela ha lottato una vita . Per questo auspichiamo che il governo italiano ritiri l’ambasciatore da Israele, e riconosca immediatamente lo stato Palestinese, come hanno fatto recentemente Francia, Spagna e Svezia.
E' mai possibile che persino l'assassinio di un ministro palestinese non possa produrre nessuna reazione politica ufficiale, che debba riscontrare il disinteresse silente di tanti, che a vario titolo, avrebbero il dovere, etico, morale e politico di dire la propria per fermare una volta e per tutte questo stato criminale dal compiere quotidiane attrocità a danno del popolo palestinese?
Questo silenzio assordante è il terreno fertile sul quale israele misura la propria capacità di affondare il colpo, questo silenzio è complice tanto quanto l'assenza di azioni capaci di evidenziare al mondo la criminalità insita di questo stato, tutte ragioni validissime per aderire alla campagna internazionale BDS ( Boicottaggio - Disinvestimento - Sanzioni ).
TENUI BARLUMI DI SPERANZA
Il Parlamento europeo ha approvato con un’ampia maggioranza (498 sì, 88 no e 111 astensioni) il sostegno “in linea di principio” al riconoscimento dello Stato di Palestina sulla base dei confini del 1967 e alla soluzione a due Stati, ritenendo che devono andare “di pari passo con l’avanzamento dei negoziati di pace” di cui esorta la ripresa. È un voto giudicato storico, ma non è un riconoscimento pieno, senza condizioni e immediato, come ha fatto, primo Paese europeo, la Svezia. Inoltre, la risoluzione votata a Strasburgo non è vincolante, non sollecita gli Stati della Ue a riconoscere la Palestina. Insomma, difficilmente avrà conseguenze pratiche. - See more at: http://nena-news.it/riconoscimento-palestina-a-strasburgo-vince-il-compromesso/#sthash.vyGCOmfC.dpuf
In Europa alcuni governi hanno esercitato pressioni per la ripresa dei negoziati, portando nei propri Parlamenti la questione del riconoscimento. La scelta di Stoccolma dello scorso ottobre, è stata seguita, ma con determinazione diversa, dalle decisioni non vincolanti delle Assemblee di Londra, Parigi e Dublino.
Inoltre, questa mattina è arrivata una buona notizia per Hamas dalla Corte di Giustizia europea che ha annullato la decisione presa nel 2001 di inserire il movimento di resistenza palestinese nella lista nera europea delle organizzazioni terroristiche. Una sentenza tecnica, ha precisato il tribunale comunitario, che ha scatenato l’ira di Israele e la reazione della Commissione europea. Da Bruxelles poche ore dopo hanno chiarito che l’Ue continua a considerare Hamas un gruppo terroristico.
Infine, la giornata potrebbe concludersi con la presentazione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di una risoluzione sulla fine dell’occupazione israeliana. La bozza, secondo quanto riferito dalla stampa palestinese, sarà però quella francese e non quella sostenuta dai Paesi arabi, che prevedeva il ritiro delle forze di occupazione israeliana da Territori entro il 2016. Anche qui si è arrivati a un compromesso: due anni per finire i negoziati e nessuna menzione dell’occupazione israeliana.
È stato eliminato il riconoscimento di Israele come Stato ebraico.
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