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mercoledì 19 novembre 2014

LA TERZA INTIFADA. (con aggiornamenti)

Pare che ci siano tutti i presupposti per credere che in Palestina si stia organizzando la terza intifada. Cosa ce lo fa credere? La prima intifada (che in arabo significa "rivolta") fu una sollevazione palestinese di massa contro il dominio israeliano che iniziò nel campo profughi di Jabaliya nel 1987 e presto si estese attraverso Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme Est. L'azione palestinese si espresse in un gran numero di forme, inclusi la disobbedienza civile, gli scioperi generali, il boicottaggio di prodotti israeliani, i graffiti e le barricate, ma furono i lanci di pietre da parte dei giovani contro le ben armate Forze di Difesa Israeliane che portarono all'intifada notorietà internazionale. Durante il corso della prima intifada, durata circa sei anni,conclusasi con gli Accordi di Oslo che furono firmati nel 1993, 1.162 palestinesi (fra cui 241 bambini, alcuni dei quali presero parte attiva nelle violenze) erano stati uccisi da israeliani e 160 israeliani (5 dei quali bambini) erano stati uccisi da palestinesi.
La Seconda intifada esplosE a Gerusalemme il 28 settembre del 2000 Non c'è accordo su quando si possa considerare conclusa la seconda intifada: si può sottolineare una distensione nei rapporti fra Israele e ANP nel 2004, fino a quando la morte di Arafat e la caduta in coma di Sharon non hanno rivoluzionato lo scenario. La successiva vittoria elettorale degli estremisti palestinesi di Hamas ha poi aperto un conflitto interno irrisolto con i moderati di Fatah, mentre i rapporti fra il nuovo governo israeliano e l'ANP tornavano a farsi tesi. In generale la fine dell'intifada è stimabile nel 2005. Molti mezzi di comunicazione riportarono la cifra di 4312 morti palestinesi e di 1084 morti israeliani. A sette anni dall'inizio i morti palestinesi sono saliti, secondo il Centro Palestinese di Statistica, a 5000 unità.
In Palestina. ieri 18 Novembre 2014, è stata attaccata una sinagoga come reazione da parte dei palestinesi alle azioni che da settimane i coloni e i poliziotti israeliani stanno compiendo contro di essi impedendo ai fedeli di accedere regolarmente alla moschea di Al Aqsa, aggredendo quotidianamente cittadini palestinesi nel luogo per loro più sacro e nel quale avrebbero diritto di poter entrare liberamente. In Palestina un'auto ha investito un gruppo di israeliani ,vero, ma è anche vero che ogni giorno le forze di occupazione, da mesi ormai uccidono, feriscono e rapiscono palestinesi di cui . naturalmente i nostri organi di informazione non parlano. I nostri telegiornali raccontano che i Palestinesi un bel giorno, così, all'improvviso, per pura crudeltà, per noia forse o chissà, per pazzia, hanno deciso di usare violenza contro Israele.Si, perchè loro sono "terroristi", hanno il gene terroristico nel DNA...Non dicono che i Palestinesi sono un popolo esasperato da decenni da un'occupazione illegale e da un regime di apartheid riconosciuto come tale da uomini della statura di Nelson Mandela, che l'apartheid lo conosceva bene. I nostri telegiornali non raccontano del bambino palestinese di 10 anni che pochi giorni fa ha perso un occhio grazie ad un proiettile di gomma, sparato da distanza ravvicinata o di quello poco più grande che morì qualche settimana fa per un colpo di fucile al petto, sempre da distanza ravvicinata. I nostri giornalisti non testimoniano di come Liebermann si stia divertendo un mondo nel continuare ad approvare piani di espansione di nuovi insediamenti coloniali, nonostante perfino l'amico Kerry gli stia gentilmente chiedendo di darsi una regolata. Anche solo per un po', per fare calmare le acque. Nessuno avrebbe saputo nulla, come nel passato durato 66 anni, di ciò che sta accadendo in Palestina se non fosse stato per quei pochi ma tanto rumorosi attivisti mobilitatisi giorno e notte nelle piazze di tutta Italia a sostegno di un popolo che per l'ennesima volta. l'estate scorsa, veniva sottoposto ad un brutale attacco (2200 morti (fra cui più di 500 bambini), più di 10000 feriti e centinaia di migliaia di sfollati a Gaza), e per tutti gli attivisti internazionali che sono laggiù e senza i quali non potremmo conoscere la realtà delle cose, grazie a Vittorio Arrigoni. che col suo esempio e con la sua grande abnegazione ha aperto gli occhi, ma principalmente , il cuore verso questa parte di mondo che sentivamo tanto lontano, ma che in realtà è molto vicino a noi, solo al di là del Mediterraneo, e all'uso di vari canali via web ma soprattutto grazie ad un popolo meraviglioso che resiste con una tenacia straordinaria da un tempo che ci pare infinito, continueremo a raccontare la verità. Terremo i fari sempre puntati su questo palcoscenico del terrore, affinchè non si spenga la speranza . PALESTINA NON SEI SOLA! PALESTINA SEI TUTTI NOI ! RESISTENZA VINCERA' !

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